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NUOVE STRATEGIE SEO 2017

Negli ultimi anni si sono sviluppati nel Mondo del Web due forti trend: un'evoluzione nel comportamento di ricerca e la crescita nell’affinamento della ricerca semantica (l’abilità di contestualizzare in modo accurato le query di ricerca, generando risultati sempre più accurati).

Cosa cambia a livello SEO?

La ricerca sta cambiando radicalmente.
Questo ha alcune spiegazioni: la sempre più elevata diversificazione del linguaggio usato dagli utenti, l’aumento della gamma di offerta di dispositivi e il miglioramento della capacità dei motori di ricerca (Google fra tutti) di restituire risultati basati sul contesto semantico.

Oggi sul mercato c'è una grandissima varietà di dispositivi: fissi, mobili e wereables. Altrettanto varia è la quantità di imput a nostra disposizione: dalla classica ricerca testuale su browser alle ricerche vocali, sia dirette che attraverso gli assistenti digitali come Cortana, Siri e Google Now, che hanno condotto gli utenti ausare un linguaggio molto più colloquiale ed i motori di ricerca si sono dovuti adeguare di conseguenza per non restare indietro e non dare le giuste risposte alle ricerche effettuate. 

Siamo passati da un linguaggio keyword oriented molto preciso e professionale, tipo:

“strategie di marketing”

ad un linguaggio più discorsivo e colloquiale, tipo:

“quali sono le migliori strategie di marketing?”

Sono ricerche che richiedono più parole, quindi più lunghe, che quindi contengono strutture sintattiche complesse, spesso corredate di pronomi interrogativi 

In gergo tecnico si parla di richieste d’intento CQA (Community-based Question Answering), che non vengono soddisfatte efficacemente dai risultati di ricerca tradizionali.
Alla prima gli algoritmi rispondono principalmente su selezione verticale. Nel secondo caso gli algoritmi tendono a restituire risultati maggiormente basati su variabili semantiche onpage.

L’algoritmo del motore di ricerca valuterà infatti non solo le singole keyword, ma la relazione che insiste fra le keyword e cercherà di analizzarne il contesto utilizzando ogni elemento aggiuntivo che può essere utile per determinare il grado di corrispondenza con i contenuti web indicizzati.
Questa tecnica è definita ricerca semantica.

In sostanza, la ricerca semantica analizza le differenze e/o le similitudini nella percezione del significato delle parole e/o associazione di parole in relazione a variabili contestuali che lo stesso utente, inconsapevolmente, offre ai motori di ricerca.

Spesso possiamo trovare collegamenti fra keywords che apparentemente sono concettualmente distanti, ma che per vari motivi l’algoritmo ha messo in relazione.

Queste chiavi di ricerca sono le LSI, ovvero Latent Semantic Indexing, che ad oggi si devono tenere in forte considerazione se il nostro obiettivo è quello di far crescere la visibilità del nostro sito in questo nuovo contesto.
Non a caso, talvolta nelle “ricerche correlate” in fondo alla pagina della SERP (pagina di ricerca) di Google possiamo trovare suggerimenti totalmente differenti dalla ricerca effettuata, ma che il motore di ricerca considera in stretta relazione.

Ma perchè se cambiamo browser o effettuiamo una ricerca il giorno successivo, il motore di ricerca ci restituisce un risultato differente?

Quando viene richiesta una query di ricerca, il motore di ricerca semantico acquisisce, come accennato, una serie di dati lato utente, che sono utili per determinare con maggiore precisione cosa stiamo cercando.

Se ci soffermiamo sul motore di ricerca Google, che è senza ombra di dubbio il più avanzato in un ottica di ricerca semantica, le variabili che è capace di analizzare lato utente sono:

– La query di ricerca

– Lo storico delle query di ricerca

– Lo storico delle query di ricerca durante la stessa sessione

– Caratteristiche delle query: variazioni, sinonimi, errori di battitura, etc.

– La cronologia delle pagine visitate

– La finestra temporale della sessione di ricerca

– L’orario e il giorno del mese in cui è stata effettuata la ricerca

– La geolocalizzazione della sessione

 

 

Cosa cambia a livello SEO?

Così come gli algoritmi tengono oggi in maggior considerazione i concetti e gli argomenti rispetto alle keywords, anche le nostre strategie a livello SEO devono cambiare.

La conseguenza principale  è senza dubbio che dedicheremo molto più tempo rispetto a prima all’analisi delle keyword, e non si valuteranno più singole keywords su cui puntare, ma nuvole di concetti che combinati fra loro determinano le chiavi di ricerca long tail.

Ciò sarà fondamentale sia nella fase di copywriting, che nella fase di ricerca e generazione di backlink.